Associazioni Caccia
 
 
Comunicato della Cabina di Regia - (21/01/2019)


UN GRAVE PERICOLO…NON SOLO PER LA CACCIA


Pubblichiamo il Comunicato Congiunto diffuso dalla Cabina di Regia Unitaria del Mondo Venatorio in merito alle proposte di riforma costituzionale dell’istituto del Referendum.

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Associazioni Caccia
 
 
Comunicato della Cabina di Regia - (18/01/2019)


TOSCANA. NECESSARIA UNA SOLUZIONE LEGISLATIVA


Pubblichiamo il Comunicato della Cabina di Regia Unitaria del Mondo Venatorio in merito all’Ordinanza del Consiglio di Stato sul Calendario Venatorio Toscano..

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Comunicato Wilderness - AIW
 
 
 
 
Pubblichiamo il documento diffuso dall’Associazione Italiana per la Wilderness (AIW).
 
 
Solito giornalistico ingiusto ed incoerente vilipendio della caccia - (28/12/2018)
 
Sono molti a considerare "subcultura anacronistica" l'attività venatoria, per poi magari recarsi nelle macellerie e nei supermercati a rifornirsi di "animali" ben impacchettati che più nulla hanno della loro fisionomia, né tanto meno colano ancora sangue dallo squartamento dei loro corpi o si odono le loro urla e strilli prima della macellazione: caccia rituale per delega, tutt'altro che etica, e di cui neppure ci rendiamo conto!

Però, guai al cacciatore che provvede di persona al suo bisogno e anche in maniera eticamente più "compassionevole", agendo anche con interventi necessari (come è per i cinghiali, cervi e caprioli - in America addirittura nei Parchi Nazionali! - e, così facendo, facendo del bene anche all'agricoltura e a tante altre specie ben più a rischio, e di flora e di fauna).

Tutto nasce da un articolo sulla ripresa della caccia alle balene da parte del Giappone. Vero è che il Giappone potrebbe anche smetterla, sebbene una ragione forse quel Paese deve averla se ha deciso di riprendere questa caccia (che certamente non intaccherà le specie più rare e protette).

Ma considerare "ipocrita" la posizione del Giappone suona da pensiero poco riflessivo, come ha fatto il giornalista Carlo Grande su La Stampa del dopo Natale, dove addirittura esalta il turismo ignorandone gli aspetti invasivi e dannosi dello stesso, confondendo anche lui come i giudici del Consiglio di Stato nella sentenza che chiude la caccia nella fascia esterna del Parco d'Abruzzo, la tutela degli animali con la difesa dell'habitat: due cose distinte, per cui se il cacciatore infierisce sugli animali, è vero anche che il turista spesso danneggia - a volte anche creando indiretta mortalità e/o difficoltà riproduttiva! - e quasi sempre disturba, fauna e ambiente: "Cresce il successo del Whale Watching che attira turisti da tutto il mondo e incrementa un'industria rispettosa dell'ambiente"! Ha scritto il giornalista. Ma es modus in rebus, e questo vale tanto per la caccia quanto per il turismo, il quale ultimo non poche volte è più dannoso dell'ambiente ed anche della fauna che non la caccia, e se l'ultima ha giustificazioni di sussistenza o anche di difesa della Natura, quasi mai ce l'ha il turismo, che più spesso è mero sfruttamento della stessa, altro che "rispetto dell'ambiente"!

A meno di non essere solo animalisti tout court, che confondono la difesa degli animali con la conservazione della Natura; due cose assolutamente in antitesi e che un informato amante della Natura dovrebbe sapere, e quindi inserire anche il turismo nell'elenco dei suoi nemici.

Murialdo, 28 Dicembre 2018

                                                                            Franco Zunino
                                                                    Segretario Generale AIW

EnalCaccia-Nazionale Regione Toscana







Chiusura anticipata della caccia in Toscana su alcune specie...
occorre d’urgenza un fronte comune delle Associazioni Venatorie
per dare certezza e dignità ai cacciatori!! - (28/12/2018)


Inserito d’urgenza tra gli argomenti all’ordine del giorno del Consiglio Nazionale Enalcaccia, riunitosi venerdì 21 u.s., è stata oggetto di particolare attenzione l’Ordinanza del Consiglio di Stato n. 06157/2018 REG. PROV. CAU. Pubblicata in data 17 dicembre 2018, concernente il Calendario Venatorio Regionale della Toscana 2018/2019, con la quale si dispone la chiusura anticipata della caccia, su tutto il territorio toscano, sulla beccaccia, per alcune motivazioni, sul colombaccio, sull’alzavola, sulla marzaiola, sul merlo, sul germano reale, sulla gazza, sulla cornacchia e sulla ghiandaia, per altre. Una decisione che, come in altre Regioni d’Italia, umilia il cittadino cacciatore che, pagando anticipatamente le tasse richieste per l’esercizio di un diritto sancito dalla legge, si vede venir meno lo stesso diritto…..un vero sopruso delle associazioni ambientaliste!!!

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Comunicato Stampa - (23/12/2018) | Visualizza