Sabato 5 maggio ha avuto inizio il I Campionato Italiano Enalcaccia per cani da seguita su cinghiale a squadre cat. Tris, dove ha partecipato la squadra composta da Dettori Gabriele e Leonardo Angelini della provincia di Grosseto.

Questo campionato era composto da un numero chiuso di 10 squadre, ognuna composta da 3 concorrenti caduno con 3 cani.

Ogni squadra ha gareggiato 5 volte in campi di gara diversi che erano situati nelle province di Arezzo, Siena, Perugia, Grosseto e Fabro.

Alla fine delle sfide le due squadre che hanno totalizzato il punteggio maggiore si sono scontrati di nuovo, alla finale con lo sparo, per eleggere il campione italiano.

In questo caso le squadre che sono arrivate alla finale sono state quelle capitanate da Dettori Gabriele e Marco Barbanera.

 

 

 

Nelle magiche terre aretine (e non solo dal punto di vista venatorio) della Valdichiana e della Valtiberina si è compiuto il primo atto di un’altra grande rappresentazione cinofila targata Fidasc.

Stavolta a uscire sulla ribalta di questo territorio così straordinario sono stati i finalisti di un Campionato Italiano di cui si cominciava davvero a sentire la mancanza: quello per conduttori delle razze da cerca su cinghiale, condotto “in singolo”.

 

Per la prima volta, seguendo l’insistito suggerimento dello zoccolo duro di tanti segugisti cinghialai provenienti in gran parte dal bacino della caccia grossa italiana, la Fidasc – che ha trasformato l’attività venatoria in una pratica squisitamente sportiva – ha studiato una competizione con il rituale forse più primitivo e genuino della caccia al cinghiale, effettuata senza il coro pittoresco e chiassoso delle mute ma con un rapporto più diretto e quasi intimo fra l’uomo “cacciatore-atleta-senza-armi-ma-con-cane” e il selvatico. Come dire, una sfida ravvicinata “petto a petto” tra la bestia nera e l’uomo, il suo eterno avversario aiutato da un solo ausiliare a quattro zampe dotato di tanta voce, molta passione e una enorme dose di intelligenza canina stimolata e guidata dalle capacità del conduttore.

Ma la riduzione del numero degli interpreti non ha certo sminuito il fascino della rappresentazione sportiva e atletica. Al contrario, il nuovo regolamento stilato con la consueta cura da Domenico Coradeschi e dai suoi preziosissimi collaboratori, è riuscito ad esaltare gli aspetti agonistici del duello silvestre nel quale ogni istante viene vissuto, apprezzato (e giudicato) come avviene per l’esibizione di un solo grande artista.

 

 

Campione Italiano Giovanni Gennari con Toppino (Seg. mar.) Ecc. 168 punti

2° classificato Luigi Bernini con Terrore (Seg. mar.) Ecc. 164 punti

3° classificato Loris Brunacci con Bracco (Seg. Giura) Ecc. 163 punti

4° classificato Luciano Rubechi con Nebbia (Seg. mar.) Mb 151 punti

Campione Italiano Michele Pierati con Paco (G. Bleu de Gascogne) Ecc. 167 punti

2° classificato Giuseppe Campanelli con Bucefalo (Br. Gr. Vendéen) Mb 155 punti

3° classificato Salvatore Scanu con Malesia (Seg.mar.) Mb 153 punti

4° classificato Massimo Pacini con Febo (Seg. mar) Mb 151 punti

5° classificato Nicola Costanzo con Bandito (Seg. mar) Ab 132 punti

 

 

Roma 19 maggio 2014 DALL’UFFICIO STAMPA FIDASC