Specie a rischio, Albania mette al bando la caccia per due anni
Orsi e aquile scomparsi, calati 30-50% volpi, conigli e quaglie
(04/02/2014)
Tirana, 4 feb. (TMNews) - L'Albania ha deciso di vietare la caccia sul proprio territorio per almeno due anni, dopo un vero massacro della fauna compiuto dai bracconieri, che ha visto scomparire l'orso bruno e l'aquila e calare drammaticamente il numero di volpi e fagiani.
"Siamo obbligati ad adottare delle misure severe al fine di proteggere le specie selvatiche minacciate di scomparire a causa della caccia di frodo", ha spiegato il ministro albanese dell'Ambiente, Lefter Koka, sottolineando che quanto accaduto negli ultimi due decenni alla fauna in Albania "è un vero massacro".
Le pene contro chi viola la moratoria, soprattutto multe salate, saranno applicate da metà febbraio, data in cui entrerà in vigore la normativa.
Secondo un rapporto del ministero dell'Ambiente albanese, il numero di volpi, conigli e quaglie selvatiche è diminuito del 30-50%, mentre l'orso bruno, il fagiano e l'aquila sono completamente scomparsi dal paese.
"L'incapacità delle autorità di mettere sotto controllo la caccia e il commercio illegale di animali selvatici sono all'origine dell'intollerabile massacro", ha denunciato Astrit Beko, responsabile di un'associazione di cacciatori albanesi.
Secondo la polizia, nel paese di circa 3 milioni di abitanti, si contano 75mila fucili da caccia legalmente registrati, ma molti altri non sono dichiarati. La moratoria sulla caccia riguarda anche i cacciatori stranieri.
(fonte AFP)