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L'Eco di Bergamo.it Regione Lombardia
 
 
 
Piano faunistico venatorio: anche i cacciatori ricorrono al Tar - (22/10/2013)
 
È stato firmato da Acl, Cpa, Anuu, Libera caccia, Enalcaccia, Italcaccia un ricorso per impugnare in particolare alcune prescrizioni che sono state recepite dalla Valutazione di incidenza ambientale (Vinca) regionale.

«Innanzitutto la caccia non verrà sospesa. A caccia si può sempre andare nel rispetto della legge quadro 157/92. Su questi temi si devono abbassare i toni», dice Busana riferendosi alle dichiarazioni di Paola Brambilla di Wwf Lombardia.

«Al telegiornale regionale di Rai 3 del 7 ottobre ha associato i cacciatori ai bracconieri. Siamo stanchi di essere etichettati così.
Levante News.it Regione Liguria
 
 
Liguria: il Pdl chiede il ripristino del calendario venatorio - (17/10/2013)

 
 
Sulla sospensione del calendario venatorio in Liguria da parte del Consiglio di Stato intervengono anche i consiglieri regionali del Pdl Marco Scajola e Luigi Morgillo: “ è una decisione assurda ed un fatto molto grave perché i cacciatori oggi si trovano ad aver pagato il tesserino venatorio senza avere la possibilità di andare a caccia e questo non è accettabile”.

“Noi chiediamo – continuano i due esponenti del Pdl – che venga ripristinato immediatamente il calendario venatorio in Liguria per dare la possibilità a queste persone di avvalersi di un loro diritto. L’unica cosa da fare, come atto rappresentativo ed a testimonianza della buona fede e bontà lavoro svolto dal Consiglio Regionale, sarebbe quello di ripresentare, pari pari, il calendario contestato dal Consiglio di Stato”.
Savona News.it Regione Liguria
 
 
Il Consiglio di Stato sospende il calendario venatorio in Liguria: stop a fucili e carabine - (17/10/2013)

Bruzzone (Lega Nord):"Quanto arriva da Roma è sbalorditivo: sparisce del tutto la certezza del diritto. In mattinata sarò in Regione Liguria, per sostenere con forza l'immediato ripristino della stagione di caccia"

Il Consiglio di Stato, sezione V, con decreto cautelare urgente, ha sospeso il calendario venatorio regionale della Liguria e ha fissato la camera di consiglio per il prossimo 26 novembre.

Sul tema è intervenuto Francesco Bruzzone, capogruppo della Lega Nord nel Consiglio Regionale della Liguria: "Quanto arriva da Roma è

sbalorditivo: sparisce del tutto la certezza del diritto. Occorre che la Regione ripristini immediatamente il calendario venatorio.

Dopo che il TAR ha rigettato in toto il ricorso degli ambientalisti, un'altra parte della magistratura amministrativa, il Consiglio di Stato, nega quanto deciso dal TAR stesso. Questo, forse, fa parte del sistema Italia.

In mattinata sarò in Regione Liguria, per sostenere con forza l'immediato ripristino della stagione di caccia, che non dovrà avere alcun tipo di fantasiosa interruzione"

Il Vostro Giornale.it Regione Liguria
 
 
Liguria: Caccia, il Consiglio di Stato sospende il calendario venatorio regionale - (16/10/2013)
 
Liguria. Il Consiglio di Stato, sezione V, con decreto cautelare urgente, ha sospeso il calendario venatorio regionale della Liguria e ha fissato la camera di consiglio per il prossimo 26 novembre.

"Ride bene chi ride ultimo", hanno commentato le sezioni liguri di WWF, Lega Abolizione Caccia, V. A.S. (Verdi ambiente e società), che, patrocinate dagli avvocati Daniele Granara e Federico Tedeschini, si erano visti negare la sospensiva dal TAR Liguria lo scorso 18 settembre. Ora in appello il Consiglio di Stato ha ribaltato il pronunciamento in relazione alle necessità cautelari di urgenza per la tutela della fauna selvatica, stanti i pareri dell'Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA) disattesi dalla Regione .
L'Indiscreto.it Regione Marche
 
Caccia al cinghiale, posticipato il calendario venatorio - (08/10/2013) 
 
MARCHE - La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Caccia, Paola Giorgi, ha approvato una modifica al calendario venatorio 2013/2014 relativamente al cinghiale. Questa specie, per effetto della modifica, sarà cacciabile in periodi diversi nelle varie provincie marchigiane.

In particolare in quella di Pesaro e Urbino il prelievo sarà ammesso dal due novembre 2013 al 30 gennaio 2014, in quelle di Ancona e Macerata dal 20 ottobre 2013 al 19 gennaio 2014, in quelle di Fermo e Ascoli Piceno dal 13 ottobre 2013 al 12 gennaio 2014.

"La modifica - sottolinea Giorgi - avviene a seguito di specifiche richieste e incontri tenutisi con le Provincie, gli Ambiti territoriali di caccia, le associazioni venatorie e le squadre di cacciatori del cinghiale. A seguito degli approfondimenti è infatti emersa l'esigenza di modificare i periodi di caccia al cinghiale avendo riguardo alle diverse condizioni e organizzazioni definite dalla normativa vigente.

Questa infatti prevede che l'attività di gestione e prelievo venga collegata in via esclusiva ai singoli Ambiti territoriali di caccia.

L'assessorato alla Caccia ha ritenuto appropriato accogliere le proposte - sulle quali è stato acquisito anche il parere positivo sia dell'Istituto superiore di protezione e ricerca ambientale, sia dell'Osservatorio faunistico regionale - anche in considerazione delle motivazioni esposte dalle singole realtà territoriali".
 
Armi e Tiro.it Italia e Regioni
 
Il decreto armi in pillole - (08/010/2013)
 
 
In attesa di leggere il testo definitivo del decreto in Gazzetta ufficiale, ecco un breve elenco delle materie principali toccate dal provvedimento, e di cosa cambierà per gli appassionati.

Intermediazione di armi: per svolgere l’attività di intermediario, è necessario richiedere licenza rilasciata dal questore, valida 3 anni. La licenza di intermediario non è richiesta per i rappresentanti in possesso di mandato delle parti interessate.

Detenzione di armi: la denuncia è obbligatoria entro le 72 ore successive all’acquisizione della materiale disponibilità dell’arma. La denuncia può essere fatta di persona all’ufficio locale di pubblica sicurezza, oppure per via telematica alla questura competente per territorio.

Sequestro cautelativo di armi: potrà essere effettuato da qualsiasi agente di ps, con immediata comunicazione al prefetto. Quest’ultimo può emanare provvedimento di divieto di detenzione, assegnando un termine di 150 giorni per la cessione a terzi. In caso di mancata cessione, si dispone la confisca.
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