Abbattimento dei cinghiali, polemica sui corsi provinciali - (11/03/2014)
Sondrio - I cacciatori criticano le scelte della Provincia nella campagna per eliminare i cinghiali e chiedono a Sertori di «usare il buon senso e farsi parte attiva per risolvere gli errori commessi».
L’appello è contenuto in una lettera aperta recapitata a palazzo Muzio, che argomenta i motivi della «netta contrarietà nel metodo e nel modo» alle ultime decisioni dell’amministrazione in materia di attività venatoria: vari elementi che portano ad un quesito generale, riassunto nell’oggetto della missiva: «Cinghiale, controllo selettivo o specie cacciabile?».
La lettera tocca diversi temi, e il presidente della Provincia Massimo Sertori ha promesso una replica dettagliata per i prossimi giorni, dopo un approfondimento dei vari aspetti tecnici con i dirigenti del settore e gli esperti dell’ente.
A dar voce al malcontento dei cacciatori sono i presidenti di due associazioni del settore, Stefano Moraschini di Enalcaccia pesca e tiro e Silvano Quadrio di Libera caccia, che nella missiva indirizzata a Sertori esprimono la loro «grande incredulità, perplessità e delusione» dei soci di fronte alla decisione della Provincia sul corso per operatori qualificati abilitati al controllo del cinghiale.