Caccia: Santini (Fi), impegno toscano per sciogliere il nodo 'capanni' - (27/02/2014)
Firenze, 25 feb. - (Adnkronos) - Grazie ad una modifica di legge, sollecitata dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Giovanni Santini e approvata oggi, i 25mila cacciatori che utilizzano i "capanni fissi" e i proprietari dei fondi che li ospitano non correranno il rischio di vedersi multati e privati delle strutture. Sanzioni salatissime (da 10mila a 100mila euro e sino a due anni di reclusione) e rimozioni che sarebbero potute scattare dal primo di marzo, in conseguenza di un complesso intreccio di norme nazionali e regionali. I tre mesi di proroga decisi dal Consiglio regionale saranno utilizzati per definire meglio i contorni della materia, attraverso la richiesta di una modifica della legge nazionale che definisca gli appostamenti da caccia non più strutture soggette ad autorizzazioni amministrative ma manufatti rientranti nell' "edilizia libera".
La legge paesaggistica nazionale, infatti, prevede che per i "capanni" sia necessaria la scia (segnalazione certificata di inizio attività) ed in alcune aree la valutazione di incidenza. Al fine di salvaguardare tutti gli appostamenti fissi presenti, la Regione aveva varato una normativa che escludeva dall'iter autorizzativo specifiche tipologie di appostamenti (quelli che non comportano alcuna alterazione permanente dello stato dei luoghi, siano realizzati in legno, siano ancorati al suolo senza opere di fondazioni ecc.). "Una strada sbagliata, rigettata a livello nazionale, e che rischiava di penalizzare il settore venatorio", osserva Santini: "il tentativo compiuto dalla Regione, infatti, invece di salvaguardare i cacciatori, ha creato un vero e proprio conflitto di attribuzioni tra lo Stato e la stessa Regione, che si è concluso, inevitabilmente con il prevalere del primo sulla seconda. E la conseguenza sarebbe stata che tutti gli appostamenti fissi, nonostante la normativa regionale, sarebbero dovuti essere demoliti, con gravi sanzioni pecuniarie e penali per chi non avesse ottemperato all'obbligo".
La modifica alla legge regionale prevede come prima azione "tampone" la proroga del termine ultimo, che passa dal 28 febbraio al 28 maggio. Al contempo, commenta il presidente Santini "attraverso il coinvolgimento dei nostri parlamentari, stiamo lavorando affinché il Governo adotti un decreto che modifichi la legge 42/2004, inserendo gli appostamenti da caccia nella categoria dell'attività edilizia libera così da salvaguardare i 12mila "capanni" già presenti sul territorio toscano ed evitare un inutile sovraccarico di burocrazia per i cacciatori e i comuni. La disponibilità che ho riscontrato da parte degli altri capigruppo mi fa ben sperare in un identico interessamento da parte delle altre forze politiche", conclude Santini.