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Provincia di Siena.it Regione Toscana

Allenamento ed addestramento cani: si parte domenica 18 agosto - (09/08/2013)

 

COMUNICATO STAMPA - (09/08/2013) | Visualizza

La Dea della Caccia.it Regione Toscana
 
Prato: animali d'affezione, scende in campo l'enci - (15/07/2013)

La delegazione pratese del prestigioso Ente riconosciuto dallo Stato, critica il regolamento varato dal Comune: spazi proibitivi, nessuna distinzione di taglia e modalità di trasporto impraticabili nel mirino. "Molti cittadini nell'impossibilità di mettersi in regola, saranno costretti a consegnare i propri cani alle strutture del Comune". Rischio concreto di un aumento degli abbandoni.

Sostenuto da un autorevole parere veterinario ma anche da considerazioni in linea con la logica e la pratica di chi i cani li frequenta quotidianamente, il presidente della delegazione pratese dell'Enci, Francesco Bini, da voce alle numerose critiche mosse alla delibera del Consiglio Comunale che detta norme ritenute impraticabili e proibitive per chi vuole tenere animali in casa e trasportarli con i propri mezzi. "Il Regolamento - spiega Bini in una articolata lettera inviata al Sindaco di Prato, all'assessore competente e al responsabile dell'Ufficio Diritti degli Animali - è stato in questi ultimi tempi motivo di discussione e di diverse richieste di chiarimento da parte di cittadini che si sono rivolti al nostro Ufficio Enci, Delegazione di Prato". Il merito delle critiche coincide in larga misura con quanto anche Federcaccia ha già fatto notare in relazione al regolamento regionale, salvo che il regolamento pratese largheggia ulteriormente sugli spazi da destinare ai cani: si stabilisce infatti una misura minima di ben 15 metri quadri per ogni cane di età oltre i 180 giorni, di qualunque taglia esso sia. "Non sono rare le situazioni di appassionati ed amanti dei cani che detengono più di un soggetto e nel caso ne dovessero possedere 3 - fa notare il Presidente dell'Enci - si arriva a 45mq! ...Situazioni che favorirebbero solo coloro che dispongono di ampi giardini o spazi oggi rari da trovare in una città come la nostra. Molti cittadini, inoltre, in conseguenza delle misure sopra citate, nell'impossibilità di mettersi in regola, saranno costretti a consegnare i propri cani alle strutture del Comune; non è infine da sottovalutare la possibilità di un aumento degli abbandoni".
EnalCaccia-Nazionale Regione Toscana
 
Inaugurazione area addestramento cani "la Villa" - (17/06/2013)

Alle pendici del Pratomagno, lungo l’originale tracciato dell’antica consolare romana Cassia Vetus, nei pressi di San Giustino Valdarno, nasce l’Area Addestramento Cani da Ferma e da Cerca Enalcaccia “la Villa”.

In uno scenario primaverile movimentato da un dolce maestrale, sventola la bandiera Enalcaccia, congiuntamente al  tricolore, in occasione dell’inaugurazione della nuova area addestramento cani valdarnese.

Presenti al taglio del nastro, sabato 11 maggio,  i vertici dell’ Enalcaccia aretina, con il Presidente Provinciale Iacopo Piantini e il Vice Presidente Tommaso Romualdi , e, in rappresentanza dell’amministrazione locale, l’Assessore del Comune di Loro Ciuffenna Dott.  Angiolo Favilli, accomunato anch’egli dalla passione venatoria. Doveroso il saluto portato dal  Presidente Provinciale, al termine del  suo  intervento, a nome dell’ Assessore regionale Vincenzo  Ceccarelli, assente per altri impegni  istituzionali sovrapposti. 
Parco Nazionale Foreste Casentinesi_it.jpg Regione Toscana
Il Parco Nazionale del Casentino; la posizione di Enalcaccia: rivederne il regolamento e ridurne i  confini - (17/06/2013)

 
 
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi compie venti anni e, ad un ventennio dalla sua istituzione, l’ organo di  gestione ha ben pensato  di proporre ai  cittadini, alle associazioni di categoria ed alle amministrazioni  comunali interessati, una propria bozza di regolamento che, se approvata, vedrà aumentare abissalmente la distanza tra la popolazione residente e l’ area protetta, in un quadro generale di scetticismo diffuso ed imperante. 

Un parco nazionale che, sostiene Enalcaccia Arezzo, ha prodotto, nel  corso  degli  anni, l’ immobilizzazione di interi territori concepiti nei secoli come paesaggi rurali da sempre funzionali alle economie ed alle tradizioni locali: l’ eccessivo  aumento  delle specie ungulate, causa la spropositata dimensione dei  territori interdetti alla caccia, altro  non ha provocato  che un forte incentivo all’ abbandono  delle attività agroforestali sia all’ interno dell’ area protetta che nelle zone limitrofe, per i danni insostenibili che cinghiali, cervi, daini  e caprioli arrecano alle produzioni agricole; danni che vengono risarciti, per le aree esterne al parco, con il contributo  dei  cacciatori  iscritti agli  A.T.C.
Provincia Grosseto.it Regione Toscana
 
U.P. Attività Faunistico-Venatorie - Servizio Conservazione della Natura della Provincia di Grosseto - (04/06/2013)
 
  
INTERAZIONI SANITARIE TRA UNGULATI SELVATICI E RUMINANTI DOMESTICI
SEMINARIO TECNICO
Sabato 8 Giugno 2013 Tenuta di Paganico Via della Stazione, 10 Paganico (GR)

Nelle operazioni di profilassi delle malattie infettive e parassitarie soggette a controllo e a piani di eradicazione negli animali da reddito, assume particolare importanza la conoscenza delle riserve naturali dell'agente ed in particolare del ruolo rivestito dalle popolazioni selvatiche nel mantenimento dell'infezione / infestazione.

Da sempre l'attività principale della Tenuta di Paganico è quella zootecnica, con l'allevamento di bovini di razza Maremmana, Chianina e Limousine, di cavalli di razza Maremmana e di suini di razza Cinta Senese.

Le vacche ed i tori - oggi circa 100 capi - vivono allo stato brado, nei prati, nei pascoli e nel bosco. Il contatto tra ruminanti da reddito (bovini) e selvatici (daini, caprioli) è particolarmente intenso in quanto tali animali condividono di frequente sia i pascoli che le abbeverate.