La Dea della Caccia.it Regione Umbria
 Umbria: giudizio positivo di Granocchia su bozza calendario venatorio - (16/05/2013)
 
 
Il consigliere provinciale delegato alla caccia Franco Granocchia da un giudizio positivo sulla bozza di calendario venatorio per la stagione 2013-2014 discussa ieri (martedì) dalla Consulta regionale che a grandi linee rispecchia quello dell'anno precedente e che prevede la preapertura il 1° settembre 2013 (esclusivamente da appostamento) e l'apertura generale il 15 settembre 2013. Consulta che vede coinvolti Regione e Province, tutte le associazioni venatorie, il mondo agricolo e le associazioni ambientaliste.

"Con l'occasione - riferisce Granocchia - sono state presentate alcune osservazioni da parte del nostro Ente, nella persona del sottoscritto. Tra queste vi è quella di aprire la caccia al cinghiale l'ultima domenica di settembre (il 29), come chiedono anche alcune associazioni venatorie, a fronte di quanto indica la bozza del calendario che parla della prima domenica di ottobre (il 6).
Modena2000.it Regione Emilia Romagna
Modena: via libera della Giunta provinciale al calendario venatorio 2013-2014 - (15/05/2013)

Via libera della Giunta provinciale al calendario venatorio 2013-2014. Il provvedimento, approvato nei giorni scorsi, indica le date principali che scandiscono l'attività nella prossima stagione: la caccia alla selvaggina stanziale che coinvolge oltre sei mila doppiette partirà domenica 15 settembre per chiudere l'1 dicembre e sarà anticipata, dal 1 settembre, da cinque giornate di preapertura con limitazioni, precedute dal via all'attività di addestramento cani prevista domenica 25 agosto; intanto può partire la caccia di selezione al cinghiale, probabilmente già da questa settimana una volta terminate le procedure amministrative degli Atc; infine con l'ok al calendario, la caccia al capriolo maschio può partire i primi giorni di giugno, in anticipo rispetto agli anni precedenti per contrastare più efficacemente la proliferazione, mentre la caccia di selezione al cervo è prevista da ottobre a marzo, con limitazioni, al fine di contenere una specie in aumento che sta provocando diversi danni in particolare al patrimonio agroforestale. 
La Dea della Caccia.it Regione Piemonte
Piemonte: raccolta di firme di cia e confagricoltura alessandria per limitare il numero di caprioli - (15/05/2013)

L'agricoltura alessandrina è sempre in allarme a causa degli ungulati. Infatti, in questo periodo un'elevata presenza di caprioli sta danneggiando gravemente l'intero territorio provinciale, con particolare incidenza nelle aree dell'Ovadese e dell'Acquese. 

I danni si riscontrano prevalentemente nei vigneti e nei frutteti, ma anche negli orti sia estensivi sia intensivi specie sulle fragole: tutto ciò fa crescere il malcontento degli agricoltori che sono inermi a fronte di una presenza incontrollata di questa specie. 

"Da tempo le nostre Associazioni agricole -affermano i presidenti di Cia e Confagricoltura Alessandria Carlo Ricagni e Luca Brondelli- mantengono alta l'attenzione sulla problematica dei danni, sempre più consistenti, procurati dalla fauna selvatica su tutto il territorio. La situazione si fa sempre più insostenibile. Inoltre, i danni mettono sempre più a rischio la produttività dell'azienda e, di conseguenza, la garanzia del reddito". 

Cia e Confagricoltura di Alessandria, raccogliendo l'esasperazione frutto di questa situazione, hanno deciso attuare un'iniziativa che dia un segnale forte. "Lanciamo una raccolta firme al fine di ottenere dalle istituzioni urgenti azioni per risolvere questo drammatico problema"  evidenziano Ricagni e Brondelli. 
La Zampa.it (lastampa.it) Terra 3D
Sottostimato l'impatto umano sulla catena alimentare - (15/05/2013)
 
 
Gli effetti mediati dall'uomo sul foraggiamento sono più influenti degli effetti mediati dai predatori per la catena alimentare.

Una cattiva notizia per ambientalisti e animalisti: l'impatto dell'uomo sulla catena alimentare degli animali - e quindi sulla loro sopravvivenza - è sottostimato persino nelle riserva naturali. È il risultato di un nuovo studio condotto per cinque anni dall'Università di Calgary che ha previsto il monitoraggio dei comportamenti di lupi, alci, bovini, degli equilibri della catena alimentare e della presenza e influenza degli esseri umani nell'Alberta sud-occidentale. La ricerca descrive uno scenario poco incoraggiante.
Il Punto Coldiretti.it
Stop a cacciatori nei fondi agricoli, la Corte Europea riconosce il diritto alla “obiezione di coscienza venatoria” - (08/05/2013)
 
24/04/2013

Il proprietario di un fondo non è tenuto a tollerare che altri vi pratichino la caccia, se l’esercizio di tale attività si pone in contrasto con le proprie convinzioni personali e morali.  Secondo la Corte Europea dei Diritti Umani (Cedu), infatti, essendo l’attività venatoria esercitata a fini prevalentemente ricreativi, una legislazione nazionale non può impedire al proprietario di negare l’accesso al proprio fondo quando la caccia è vista da chi non la pratica come una ingerenza sproporzionata di terzi nella propria sfera privata.

Non vale a contrastare tale opinione la constatazione che la caccia soddisfa l’interesse generale a che siano preservate soltanto le specie sane di selvaggina e che le coltivazioni siano tutelate contro i danni provocati dalla presenza indisturbata di animali selvatici. Neppure il riconoscimento di un compenso al proprietario tollerante è considerato dalla Cedu un rimedio proporzionato alla perdita del suo diritto a manifestare i propri convincimenti a favore della protezione della fauna selvatica.