Giornale Libero.it Regione Toscana
  
Caccia: Santini (Fi), impegno toscano per sciogliere il nodo 'capanni' - (27/02/2014)
 
 
Firenze, 25 feb. - (Adnkronos) - Grazie ad una modifica di legge, sollecitata dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Giovanni Santini e approvata oggi, i 25mila cacciatori che utilizzano i "capanni fissi" e i proprietari dei fondi che li ospitano non correranno il rischio di vedersi multati e privati delle strutture. Sanzioni salatissime (da 10mila a 100mila euro e sino a due anni di reclusione) e rimozioni che sarebbero potute scattare dal primo di marzo, in conseguenza di un complesso intreccio di norme nazionali e regionali. I tre mesi di proroga decisi dal Consiglio regionale saranno utilizzati per definire meglio i contorni della materia, attraverso la richiesta di una modifica della legge nazionale che definisca gli appostamenti da caccia non più strutture soggette ad autorizzazioni amministrative ma manufatti rientranti nell' "edilizia libera".
Italia e Regioni
 
 
Caccia, Bruzzone manifesta al confine di Stato tra Italia e Francia - (27/02/2014)

 
 
Disparità normative tra Italia e Francia in materia di caccia e calendari venatori, Francesco Bruzzone manifesta al confine tra i due Paesi.

Il capogruppo della Lega Nord nel Consiglio Regionale della Liguria si è trovato oggi, attorno alle ore 17.40, assieme a rappresentanti di associazioni venatorie e cacciatori, nei pressi di località Ponte San Luigi a Ventimiglia (IM), al confine tra Italia e Francia, per una iniziativa politica volta a evidenziare le differenze normative tra i due paesi.

"Questa è Europa o è una barzelletta?", si chiede provocatoriamente il Consigliere Regionale. "La nostra è una manifestazione simbolica, per mettere in evidenza una assurdità, e la scelta del confine di Stato non è casuale. Dal silenzio venatorio alla durata della stagione della caccia, Italia e Francia sono distanti anni luce, a dispetto dei pochi metri che le separano e del fatto che siano entrambe parte dell'Unione Europea. Questa Europa, fatta così, è una porcheria. Non è ammissibile che sussistano queste disparità normative. Manifestiamo per difendere i diritti dei cacciatori e contro questi paradossi normativi. Non accettiamo che esistano situazioni come queste, così come non accetteremo che, l'anno prossimo, si ripeta la vergogna relativa al calendario venatoria avvenuta nei mesi scorsi".

L'Arena.it Regione Veneto
 
Il cacciatore del futuro? La cultura si fa a scuola - (26/02/2014)
 
 
Uno studio spiega la morfologia degli ungulati e i parametri che consentono di distinguere specie e età della fauna stanziale

A Costalunga la «scuola» dei cacciatori: a suon di formazione la figura delle doppiette veronesi va oltre le sole catture. In 64 hanno partecipato al corso di formazione richiesto dall'Ambito territoriale di caccia 2 ed organizzato, per la prima volta, dal settore faunistico della Provincia di Verona. Con un impegno notevole, cioè 15 ore di corso spalmate su sei serate e formazione a pagamento, i cacciatori del veronese Orientale pongono l'accento sulla cultura venatoria.

«Negli anni la figura del cacciatore è molto cambiata, non è più ancorata alle sole catture», esordisce Giorgio Framarin, presidente dell'Atc 2 che raggruppa circa tremila cacciatori dell'Est veronese fino ai confini della «zona Alpi».

Framarin spiega: «È sempre più forte la richiesta di conoscenza e  facendoci carico di questa istanza, abbiamo proposto alla Provincia di investire di più in formazione». E la Provincia ha detto sì mettendo a disposizione l'esperienza di Ivano Confortini, responsabile del settore faunistico della Provincia, per svolgere il primo «Corso di biometria».
la Repubblica Genova.it Regione Liguria
 
 
 Genova: sequestrate postazioni abusive per alimentazione cinghiali - (26/02/2014)
 
Genova, 25 feb. - (Adnkronos) - Quattro postazioni abusive realizzate per alimentare i cinghiali sono state scoperte e sequestrate dalla Polizia pProvinciale di Genova. Gli animali venivano alimentati con grosse quantità di mais, pane e pezzi di focaccia. I responsabili dei foraggiamenti non autorizzati hanno ricevuto sanzioni amministrative di 102 euro, come previsto dalle normative.

"Da levante a ponente siamo impegnati - dice la comandante Francesca Bellenzier - a cercare e smantellare i siti abusivi. Gli unici foraggiamenti consentiti, infatti, sulla base del regolamento provinciale per la caccia al cinghiale, sono quelli utilizzati a scopo conoscitivo nelle operazioni di censimento e controllo della specie e quelli programmati a scopo dissuasivo dagli ambiti territoriali di caccia, in accordo con la Provincia, per allontanare gli ungulati dalle coltivazioni nel periodo estivo, quando il bosco offre meno cibo.

"Questa attività è comunque vincolata al rispetto di precise disposizioni, con punti di foraggiamento distanti almeno cinquecento metri dalle coltivazioni e dagli abitati e circoscritta al periodo fra aprile e settembre", conclude Bellanzier.
LiveSicilia.it Regione Sicilia
 
 
 
Sicilia: Caccia, ecco il piano di riordino - Ok alla proposta di 3 deputati (25/02/2014)


Le novità richieste da Clemente, Ruggirello e  Germanà verranno inserite nel ddl sull'attività venatoria che presto arriverà all'Ars: "In Sicilia non erano praticabili l'esercizio della caccia da "appostamento fisso", la caccia in deroga, la caccia di selezione. Presto sarà possibile".

PALERMO - Un piano di riordino della materia venatoria. E` questo l`obiettivo dell`azione politica congiunta E "trasversale" degli onorevoli Clemente (Cantiere popolare), Germanà (Nuovo centrodestra) e Ruggirello (Articolo 4).

`Risale infatti al 1997 - si legge in una nota congiunta dei tre parlamentari - il recepimento, da parte della Sicilia - con sconcertante ritardo rispetto alle altre Regioni italiane - della Legge 157/1992 che permetteva un allineamento ai nuovi principi in tema di caccia, di gestione del territorio e del patrimonio faunistico. Sono ormai passati tanti anni da quel lontano 1997, il panorama giuridico espresso dalla Legge quadro è stato in parte modificato, in parte stravolto con l'approvazione della Legge comunitaria 2010.

Nonostante le numerose modifiche apportate nel corso degli anni dal Legislatore siciliano alla L.R. n. 33/1997, nessuno degli "addetti ai lavori" - prosegue la nota - ne aveva approfittato per porre rimedio a quelle macroscopiche lacune della legislazione siciliana che la rendevano monca rispetto alle altre Leggi regionali italiane. In buona sostanza, nessuno degli addetti ai lavori si era reso conto che in Sicilia non erano praticabili l'esercizio della caccia da "appostamento fisso", la caccia in deroga, la caccia di selezione. Bene, finalmente è arrivato il momento di porre fine alle discriminazioni fin ora subite dai cacciatori siciliani appassionati di caccia da appostamento fisso, e di caccia in deroga, di caccia di selezione agli ungulati che in base all'attuale disciplina nazionale può svolgersi al di là dei normali periodi di caccia. Finalmente è arrivato il momento di unificare la normativa al fine di renderla più` giusta e più` aderente alle caratteristiche del territorio.