EUNews.it Italia e Regioni
 
 
Direttiva armi, la Commissione prende di mira
cacciatori e tiratori sportivi - (12/11/2014)

  
Bruxelles studia come cambiare le norme in materia di acquisto e possesso legale. Protestano gli utilizzatori di armi civili: "Si combatta il traffico illecito"

Sull'obiettivo è impossibile discutere: "Proteggere i cittadini e smantellare il traffico illecito" di armi da fuoco. Così si intitola la comunicazione adottata dalla Commissione europea lo scorso ottobre per ridurre i reati commessi in Europa. Ma sui contenuti di quel compendio di "suggerimenti" con cui l'esecutivo Ue propone di mettere in campo un'azione più decisa sul tema, si sono scatenate non poche polemiche. A scendere in campo è in particolare chi con le armi da fuoco legali fa sport o lavora ogni giorno, come cacciatori, tiratori sportivi  e commercianti di armi civili, che in occasione della tavola rotonda sulle armi da fuoco legali, organizzata al Parlamento europeo, hanno fatto sentire la loro voce.

A livello europeo già esiste una Direttiva sulle armi da fuoco, adottata nel 1991 ma profondamente emendata e modificata nel 2008. Uno strumento recente, non ancora trasposto correttamente nelle legislazioni nazionali da tutti gli Stati membri. Questo è un primo motivo di perplessità tra gli addetti ai lavori. "La direttiva rifletto un largo consenso politico" ed è "il sistema più rigoroso e più efficace del mondo", fa notare Yves Gollety, Presidente di Aecac (Associazione europea dei commercianti di armi civili).

"Bisognerebbe lasciare agli Stati membri il tempo di adattarsi alla nuova direttiva invece di modificarla di nuovo", chiede ricordando che ad esempio in Francia l'applicazione della direttiva risale a luglio 2013.
EnalCaccia-Nazionale Regione Sardegna
 
 
In memoria del caro Luca Davide ENNA,
Delegato Regionale SARDEGNA e Presidente Provinciale di SASSARI,
che ci ha lasciato il 9 Febbraio 2014.

 
 
TELEGRAMMA

APPRENDENDO DOLOROSA NOTIZIA SCOMPARSA CARISSIMO LUCA DAVIDE APPASSIONATO DIRIGENTE ENALCACCIA P.T. – CHE HABET ONORATO NOSTRA ASSOCIAZIONE CON DEDIZIONE ET LUNGA MILITANZA NEI PIU’ ELEVATI ORGANI REGIONALI DELL’UNIONE – DESIDERO ESPRIMERE AT NOME CONSIGLIO NAZIONALE, COLLEGIO SINDACALE, PRESIDENZA NAZIONALE ET MIO PERSONALE PIU’ SENTITE, COMMOSSE CONDOGLIANZE PREGANDOVI CONSIDERARCI AFFETTUOSAMENTE PARTECIPI VOSTRO DOLORE. IL SUO RICORDO RIMARRA’ SEMPRE NEL NOSTRO CUORE.

       LAMBERTO CARDIA
PRESIDENTE NAZIONALE ENALCACCIA
 
 
 
Go News.it Regione Toscana
 
In Toscana più cinghiali che Chianine e maiali. La CIA: “Sono 10 milioni i danni accertati dal 2009? - (11/02/2014)
 
 
"Salvaguardare l'agricoltura. Il lavoro di quasi 100mila gli addetti nel settore è messo a rischio"

«Sapete quale è il primo allevamento in Toscana? Si può pensare alla Chianina che ha 20mila capi; ai suini con 119mila capi: invece con grande rammarico siamo costretti a evidenziare che attualmente in Toscana il primo allevamento è quello di cinghiali, caprioli, e ungulati in genere con oltre 400mila capi.

Occorre quindi adottare tempestivamente politiche urgenti ed efficaci per arginare la piaga degli ungulati e predatori che stanno flagellando le campagna toscane».

Lo sottolinea Giordano Pascucci, presidente Cia Toscana, alla presentazione del report sull’agricoltura toscana alla vigilia dell’Assemblea elettiva della Cia in programma giovedì 13 febbraio a Firenze.

Superare l’emergenza ungulati e predatori – Una piaga che sta lacerando l’agricoltura toscana è rappresentata dall’allarme ungulati e predatori: «Gli agricoltori sono esasperati, non ce la fanno più. E’ l’ora di avere interventi risolutivi a quello che ormai rappresenta una vera e propria piaga per il settore rurale. Da anni assistiamo ad un aumento esponenziale della densità di cinghiali, caprioli, daini e cervi, predatori ed altre specie che invadono letteralmente le campagne toscane- sottolinea Giordano Pascucci, presidente Cia Toscana -.
TriestePrima.it Regione Friuli Venezia Giulia
 
 
  
Trieste: Al via i corsi per l’abilitazione alla caccia - (11/02/2014)

Per ottimizzare le risorse finanziarie, il corso comincerà al raggiungimento del numero di 20 iscritti.

Come noto la legge regionale che regolamenta la gestione dell’attività venatoria nella Regione Friuli-Venezia Giulia prevede che le Province organizzino i corsi e gli esami abilitativi per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio venatorio.

In base a tale normativa è necessario, dopo aver partecipato ad un corso d’istruzione, superare un esame presso l’amministrazione provinciale, davanti ad una apposita commissione. Per ottimizzare al meglio le attuali risorse finanziarie per il 2014 la Provincia darà avvio ad un corso d’istruzione non appena saranno raggiunte le venti adesioni.

Nell’ambito del corso saranno impartite nozioni riguardanti la normativa venatoria vigente, la zoologia applicata alla caccia, le patologie della fauna selvatica, le armi e le munizioni da caccia, la tutela dell’ambiente e i principi di salvaguardia delle colture agricole nonché norme di pronto soccorso.
Gazzetta di Mantova.it Regione Lombardia
 
 
 
Mantova: I sei Ambiti di caccia aiutano lo Strozzi - (11/02/2014)

I sei Ambiti territoriali di caccia della provincia di Mantova hanno offerto all'Istituto Strozzi 3 mila euro, per finanziare il progetto ippoterapia, in favore degli studenti diversamente abili. Un modo utile, per ringraziare il lavoro degli insegnanti: Massimo Bottura e Alberto Orlandini, Claudio Mambrini, docenti dell'Istituto "Strozzi", per la stesura di un pieghevole dal titolo: "Tutela della fauna selvatica nelle campagne del mantovano". In tal modo gli Atc intendono promuovere una campagna d'informazione sulla tutela della fauna selvatica, convinti che possa indurre a un comportamento più responsabile e prudente. Le informazioni contenute sono rivolte al mondo agricolo, agli operatori agro meccanici e agli studenti di agraria.Il pieghevole è arricchito da più di ottantasette foto tutte commentate.

L'opuscolo sarà distribuito gratuitamente dagli Atc a tutti gli agricoltori del Mantovano e a coloro che ne faranno richiesta.