Occhio Viterbese.it Regione Lazio
 
 
 
 
Viterbo: Calendario venatorio, dopo i provvedimento di sospensione l'assessore Staccini ha incontrato cacciatori e consiglieri regionali. ''La Provincia si costituirà parte civile'' - (02/10/2013)

Nel pomeriggio di lunedì, l'assessore alla Caccia della Provincia di Viterbo, Roberto Staccini ha incontrato i rappresentanti delle associazioni dei cacciatori del territorio e degli Ambiti territoriali di caccia (Atc1 e Atc2). Al tavolo erano presenti anche alcuni consiglieri regionali del territorio per un confronto sul da farsi dopo la decisione presa dal Tar di sospendere la caccia fino al 2 ottobre. "Ho voluto dare vita a questo incontro - ha sottolineato l'assessore Staccini - per ascoltare le associazioni, confrontarci e approfondire tutti insieme ciò che è successo e ciò che accadrà da qui al 12 dicembre quando si terrà l'udienza del merito sulla decisione presa dal Tar di sospendere la caccia".

Le principali lamentele sottolineate dalle associazioni venatorie riguardano in primis i disagi creati ai cacciatori che avevano già pagato la tassa per la licenza e si sono trovati, improvvisamente, senza poter cacciare. Ma soprattutto il punto interrogativo più grande riguarderà ciò che accadrà in futuro a seguito della decisione che verrà presa a dicembre. "Da questo tavolo - ha detto l'assessore - sono emerse criticità, carenze e debolezze frutto di responsabilità ben precise. La cosa più grave è che è stato deciso di adottare un provvedimento a stagione venatoria iniziata, cambiando indicazioni approvate nel calendario col parere favorevole di tutti. In Umbria e Toscana il calendario è rimasto uguale, si sono quindi create delle disparità con il Lazio, costringendo i cacciatori laziali a subire delle forti limitazioni".
EnalCaccia-Nazionale Regione Toscana
 
 
Campioni Provinciali Enalcaccia, beneficienza e riconoscimenti al  merito!! - (02/10/2013)

 
 
Domenica 8 settembre, si è tenuta ad Arezzo, presso le strutture della nostra zona addestramento cani "Il Ponte di Pratantico", la cerimonia ufficiale di  premiazione dei campionati provinciali per cani da ferma e da cerca, che l' Enalcaccia aretina organizza, nel  corso dell' anno, nelle vallate della provincia.

Numeroso il pubblico  intervenuto per l' occasione, divenuta un' attesissimo appuntamento annuale che vede salire sul podio "i migliori dell' anno" nel Campionato  Provinciale Amatoriale di  Caccia Pratica, giunto  alla sua 7° edizione, nel Campionato Provinciale "Trofeo Diana", al suo 6° anno consecutivo e al Trofeo Provinciale "Valli Aretine", che si  conferma per il 4° anno.

Presenti alla cerimonia il Presidente Provinciale e Consigliere Nazionale dell' Unione Iacopo Piantinied il Delegato Regionale dell' Enalcaccia Eugenio Contemori che, nei  loro rispettivi interventi, si  sono detti soddisfatti dei lodevoli  risultati raggiunti in terra d' Arezzo, evidenziando il crescente livello qualitativo delle manifestazioni cinofile, che, oltre ad essere fondamento  di  aggregazione e socializzazione per  gli appassionati cacciatori  cinofili, sono utili anche per la selezione delle razze a concorso.

E cosi, di sabato in sabato, di domenica in domenica..cani delle migliori correnti di  sangue, percorsi da manuale, belle andature, filate, guidate, immobili ferme ed infine, la correttezza al frullo all' involo del selvatico.
Provincia Bologna.it Regione Emilia Romagna
 
 
 
Bologna: Caccia al cinghiale, aumentano i capi da abbattere - (02/10/2013)

 
 
 
Con 4.485 capi abbattibili, 525 in più rispetto alla scorsa stagione, si apre la caccia collettiva al cinghiale nelle zone degli Atc BO2 e BO3 e nelle Aziende Faunistico Venatorie della provincia di Bologna. Tali valori sono obiettivi minimi da conseguire per una corretta gestione della specie e per limitare i danni alle colture agricole. Abbattimenti illimitati nella fascia collinare a densità zero per il cinghiale.

Con il mese di ottobre si apre la caccia al cinghiale in forma collettiva: i gruppi di girata e le squadre di braccata dovranno abbattere nelle diverse zone degli ATC e nelle nelle Aziende Faunistico Venatorie oltre 4.485 capi. A tanto ammonta infatti il piano di abbattimento appena approvato dalla Provincia (determina dirigenziale n. 1899 del 26 settembre 2013).

Gli animali da prelevare sono cresciuti rispetto alla stagione precedente di 525 unità a causa degli incrementi di popolazione registrati dal selvatico e come misura di contenimento dei danni ancora troppo elevati che la specie causa alle produzioni agricole.

La Provincia sottolinea infatti che i contingenti assegnati agli ATC BO2 e BO3 e alle singole AFV sono gli obiettivi minimi da conseguire ai fini di una corretta gestione del cinghiale nel territorio provinciale, contingenti quindi passibili di incrementi in base alle reali presenze degli animali. Nelle cosiddette "Aree speciali", essendo le stesse inserite nella fascia definita dal vigente piano faunistico venatorio area a densità zero per la specie cinghiale è consentito un abbattimento illimitato nel numero dei capi.
ONTuscia.it Regione Lazio
 
 
Viterbo: Caccia al cinghiale, fissate dalla Provincia le date in cui sono consentite le battute nel mese di ottobre - (01/10/2013)

 
VITERBO – (m) La Giunta provinciale con delibera n°97 del 27 settembre 2013 ha fissato le date in cui sarà possibile effettuare la caccia al cinghiale nel mese di ottobre con le battute che saranno consentite solo ed esclusivamente nei giorni 16-17 e 23-24.

“Per dare una risposta alle richieste degli agricoltori che lamentano danni alle proprie colture da parte dei cinghiali – ha affermato l’assessore provinciale alla Caccia, Roberto Staccini – la Provincia, avendone la facoltà per legge, ha stabilito le date in cui si potrà effettuare la caccia. Va specificato che potranno partecipare tutte le squadre iscritte al registro provinciale e solo nella forma della braccata”.

Il calendario venatorio stabilisce che la sessione di caccia può essere svolta dal 2 ottobre al 30 dicembre, lasciando però facoltà alle Province di modulare i periodi di caccia: “Proprio per questo – ha aggiunto Staccini – è stata prorogata la chiusura al 31 gennaio, rimanendo sempre nelle 40 giornate stabilite per legge, in questo caso, al fine di rimanere nel totale delle giornate consentite sarà vietato cacciare il 9 e il 25 dicembre 2013 e il 1° e il 9 gennaio 2014. Ricapitolando, a ottobre sono state individuate delle date precise, per i restanti mesi di novembre, dicembre e gennaio, le giornate valide per le battute saranno quelle richieste da ogni squadra all’atto della presentazione delle domande”.

“Nell’augurare loro un in bocca al lupo, colgo l’occasione per richiamare tutti i cacciatori a seguire scrupolosamente le regole – ha concluso l’assessore provinciale – per far sì che la stagione si svolga in maniera più regolare possibile”. 
Lo Schermo.it Regione Toscana
 
 
 
Caccia al cinghiale anche nelle aree non vocate, ma in totale sicurezza: parola della Provincia - (01/10/2013)

LUCCA, 29 settembre - Caccia al cinghiale in piena sicurezza anche nelle zone dove normalmente non si caccia questo animale. Questo è quanto pianificato dalla Provincia di Lucca, come spiegano l'assessore provinciale alla Caccia, Diego Santi, e il presidente dell'ATC 12 Lucca, Riccardo Carloni.

La recente delibera della giunta provinciale, infatti, ha inserito le aree non vocate nel piano di gestione generale del cinghiale per il 2013-2014: qualora tutti i sistemi per arginare la presenza dei cinghiali nei pressi degli insediamenti umani non risultassero sufficienti, laddove si sia verificata una costante e massiccia presenza di questi animali, sarà possibile cacciarli, ma sotto il segno della sicurezza.

“Questo regolamento - spiegano Santi e Carloni - nasce sulla base del Programma di gestione degli Ungulati approvato dalla Provincia ed ha come scopo principale il prelievo più razionale ed efficace, con il maggior grado di sicurezza”. L’attività venatoria infatti deve sempre osservare, in modo rigoroso, i limiti e divieti imposti da leggi e regolamenti. E, quindi, non può essere lasciata al caso.

“Siamo coscienti - proseguono Santi e Carloni - che in questo modo si introducono nuove regole da rispettare e questo, comprensibilmente, può causare qualche malumore. Ma certamente, per la difesa di punti di vista particolari, non è possibile usare argomenti allarmistici come un’ipotetica mancanza di sicurezza”.

Ecco, quindi, la critica di mancanza di sicurezza che è stata mossa al nuovo regolamento, per Palazzo Ducale è del tutto infondata: “è paradossale che norme quali l’introduzione del giubbetto ad alta visibilità durante le azioni di caccia anche in area non vocata, possano essere valutate come negative ai fini della sicurezza”, dice l’assessore provinciale che spiega anche come, dall’introduzione di questo giubbetto per le aree vocate si è registrato un sostanziale calo degli incidenti avvenuti a causa della caccia agli ungulati.