Il Vostro Giornale.it Regione Liguria
 
 Il Tar sospende la caccia al cinghiale in provincia di Savona - (26/09/2013)

 
Liguria. Con decreto cautelare urgente del 25 settembre, il presidente del TAR Liguria ha sospeso stamane la deliberazione della giunta provinciale di Savona n. 144 del 10 settembre scorso, riguardante l’apertura anticipata della caccia al cinghiale.

Il Tribunale Amministrativo Regionale, su ricorso del WWF, patrocinato dallo studio legale del professor Daniele Granara, ha ritenuto fondate le esigenze cautelari, avendo la Provincia di Savona disatteso sia il parere obbligatorio dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA), sia il diniego della Regione Liguria, riguardante l’opportunità di aprire la caccia solo a partire da ottobre per motivi di sicurezza, stante l’abbondante copertura fogliare del manto boschivo in questo periodo.

Le braccate al cinghiale in Provincia di Savona sono sospese con effetto immediato. La Provincia aveva preso quella decisione anche per andare incontro alle proteste degli agricoltori preoccupati per i danni alle colture causati dagli ungulati. 
Parks.it Italia e Regioni
 
 
 
Ancora il presidente Giampiero Sammuri su DDL riforma 394 - Il capitolo caccia nei parchi - (26/09/2013)
 
Il presidente di Federparchi accoglie la disponibilità a un confronto di merito sulle modifiche manifestato dall'associazione nazionale personale aree protette e dall’Aigap, l’associazione Italiana guardie dei parchi e delle aree protette (25 Set 13).

Il presidente di Federparchi-Europarc Italia Giampiero Sammuri accoglie la disponibilità a un confronto di merito sulle modifiche alla 394 manifestato dall'associazione nazionale personale aree protette e dall'Aigap, l'associazione Italiana guardie dei parchi e delle aree protette.
 
Ecco come risponde Sammuri alle considerazioni e alle preoccupazioni manifestate dopo il voto del Senato sulla procedura di urgenza riguardo alla legge di riforma.

"Devo in premessa fare una precisazione – attacca Sammuri - riguardo alla approvazione della procedura d'urgenza da parte del Senato. Per dirla in parole semplici il Senato si occupa velocemente dell'argomento, ma non è vero che non possono essere presentati emendamenti. Quindi il testo può essere modificato, anche in maniera consistente, prima di essere approvato. Va da sé che dopo l'iter in Senato il decreto verrà trasferito alla Camera (dove può essere ulteriormente modificato) prima di tranisitare nuovamente al Senato. Quindi tempi e modi per discutere e modificare esistono; stiamo parlando di diversi mesi come minimo.
 
Per Federparchi il fatto che il parlamento – pur sotto pressione per la situazione economica e quant'altro – senta il bisogno di occuparsi velocemente di parchi è una cosa positiva. Poi c'è un problema di contenuti sui quali ovviamente la discussione è aperta. Come già spiegato in più occasioni Federparchi condivide alcune cose (molte) ed altre no (poche) ed è vero che su alcune di quelle che non condivide Federparchi non ha avuto la forza per farle modificare. Questo è dipeso, a mio giudizio, anche dal fatto che il mondo che è molto interessato ai parchi non si è presentato compatto a chiedere certe modifiche. Qualcuno ha pensato, legittimamente, di rifiutare la modifica in quanto tale e di non associarsi a noi o ad altri almeno per sostenere quei cambiamenti che potevano essere condivisi.
la Repubblica Torino.it Regione Piemonte
 
 
Piemonte: Caccia, lite in Regione ma domenica si spara - (25/09/2013)

 
Scontro in Consiglio sulla nuova legge dell'assessore Sacchetto, più favorevole alle doppiette. Ma al Tar pendono molti ricorsi che potrebbero far slittare l'avvio della stagione venatoria

La caccia è ancora terreno di scontro in Piemonte, dove dopo l'abrogazione della legge regionale vigente fino alla scorsa primavera, la giunta Cota ha scongiurato il referendum che avrebbe dovuto tenersi in giugno e si appresta ora a far approvare in Consiglio regionale una nuova normativa più favorevole all'attività venatoria. Che dovrebbe cominciare domenica. Al Tar però pendono numerosi ricorsi ambientalisti che potrebbero far slittare l'avvio.

L'assessore all'Agricoltura Claudio Sacchetto (Lega), che firma la nuova legge, ha richiamato in aula il provvedimento per accelerarne l'iter.

"La decisione - ha spiegato - non vuole essere una forzatura. E' solo un percorso scelto perché la giunta regionale mira a varare la nuova norma al più presto. Intendiamo dotare il Piemonte di una legge più attuale, che prende spunto in modo massiccio dalle Regioni nelle quali c'è una gestione faunistica migliore della nostra".

La legge Sacchetto prevede deregolamentazioni ritenute inaccettabili da chi é contro la caccia, come la possibilità di sparare di domenica e sulla neve. E riduce le restrizioni attualmente previste per alcune specie protette.
IlCacciatore.com Regione Veneto
 
 
TAR rigetta sospensiva contro calendario venatorio Veneto - (23/09/2013)

 
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha rigettato, con propria ordinanza, la richiesta di sospensiva avanzata da alcune associazioni ambientaliste contro il Calendario Venatorio del Veneto.

Temi del contendere sono, in particolare, la determinazione del carniere stagionale e giornaliero per alcune specie quali la tortora, la quaglia, il codone e l’allodola; l’estensione della caccia ai corvidi alla prima decade di febbraio; l’autorizzazione alla liberazione delle quaglie comuni nelle aziende faunistico venatorie.

Alla Regione era stato contestato il mancato rispetto del parere obbligatorio fornito dall’Ispra su tali aspetti.

Comunicato stampa N° 1716 del 20/09/2013
(AVN) – Venezia, 20 settembre 2013
Tuscia Web.eu Regione Lazio
 
Lazio: La Regione è corsa ai ripari, o almeno ci ha provato - (23/09/2013)

 
Dopo la sospensiva del Tar la Regione ha indicato la nuova apertura della stagione venatoria – Dal 2 ottobre si riparte anche con le altre specie A caccia solo di volpi, merli, tortore e conigli selvatici…

Ora, in base a quanto stabilito dagli uffici del dipartimento caccia, sarà possibile cacciare dal 21 al 30 settembre solo 4 specie: coniglio selvatico, volpe, merlo e tortora.

Oltre alla data di apertura e alle specie selezionate è variato anche il carniere, ovvero quanti capi un singolo cacciatore o una squadra possono cacciare in una stagione.

In particolare dal 2 ottobre sarà possibile cacciare: allodola, alzavola, beccaccia, beccaccino, canapiglia, cesena, codono, colombaccio, cornacchia grigia, fagiano, fischione, folaga, frullio, gallinella d’acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, lepre aurpea, marzaiola, mestolone, moriglione,pavoncella, prociglione, quaglia, starna, il tordo bottaccio e tordo sassello.